In ragione di un antico divieto risalente addirittura a una legge del 1939 per lungo tempo si è stati abituati a pensare che l’esercizio delle professioni intellettuali cosiddette protette – ovvero le professioni intellettuali che richiedono una specifica iscrizione all’albo – non possa svolgersi in forma societaria.
Tuttavia, già nel 2014 la necessità di offrire un servizio più complesso e strutturato rispetto all’opera del singolo professionista (come può essere, ad esempio, quello di una clinica medica rispetto alle prestazioni di un singolo ingegnere) ha spinto il legislatore a regolare il settore introducendo tale possibilità ma tutelando il carattere personalissimo che caratterizza la prestazione professionale “protetta” e il prestigio stesso che essa deve avere per meritare la fiducia del pubblico.
In questo Instant E-book curato da Cristina Crupi per IlSole24Ore, sono raccolte tutte le risposte ai quesiti sulle società tra professionisti giunte alla redazione della rubrica “L’Esperto Risponde”