La traduzione di churn rate in italiano è tasso di abbandono e indica la percentuale di utenti abbonati che disdicono il proprio abbonamento in un determinato periodo di tempo.
Una azienda cresce quando il churn rate è inferiore al tasso acquisizione di nuovi clienti
In ogni progetto esiste un tasso di abbandono fisiologico, che non può essere eliminato: il churn rate non potrà quindi mai essere nullo. Occorre pertanto controllarlo.
Il churn rate è inversamente proporzionale al retention rate, il tasso di fedeltà si può dire.
CHURN RATE: TRADUZIONE E SIGNIFICATO
La traduzione dall’inglese di “churn” è zangola.
Esattamente ciò che avete pensato: quel contenitore di legno che serviva nel passato per fare il burro. Il verbo to churn indica infatti la trasformazione di qualcosa in qualcos’altro o il movimento di qualcosa dopo che è stato agitato. Il latte in burro, ma anche un’elica che muove l’acqua e sposta una barca.
È significativo l’accento del verbo inglese sul fatto che ci deve essere una causa esterna, l’elica, nel nostro caso, che trasforma la situazione iniziale in quella finale. I nostri utenti persi sono la barca che si è spostata.
Se si desidera ridurre il chrun rate occorre quindi andare alla ricerca di quella causa per gestirla e ridurla, se impedirla è impossibile.
Dobbiamo andare a cercare il motore, la sua elica, e fermarla, se vogliamo interrompere il movimento. O più realisticamente, provare a rallentare la corsa e governarla.
TASSO DI ABBANDONO: LA FORMULA PER CALCOLARLO
La formula per calcolare il tasso di abbandono è semplice. Come già indicato, si esprime sotto forma di percentuale. Ecco una definizione chiara di questa combinazione:
A numeratore, la differenza tra “Clienti a inizio periodo – Clienti a fine periodo” mentre a denominatore occorre inserire i Clienti a inizio periodo”.
Analogamente è possibile ottenere il corrispondente economico di queste defezioni. Per determinare le entrate perse occorre considerare a numeratore lo scostamento del reddito ricorrente mensile (monthly recurring revenue o MRR) nel tempo considerato corretto da eventuali extra. Mentre a denominatore occorre inserire gli introiti iniziali del periodo preso in esame.
Così puoi isolare la perdita dei clienti dal punto di vista economico per poi metterla a confronto con altri parametri per ottimizzare la gestione e ridurre il tasso di abbandono.
In questo modo è possibile individuare ad esempio il tasso economico di perdita di affiliazioni per metterlo a confronto con altri indici e metriche, come ad esempio il costo di affiliazione del cliente. In questo modo è possibile ricavare quanto costa acquisire un contatto utile.